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 In Dai Soci e dai Partner

Biomadre S.r.l. è una società attiva dal 2015 nel settore della panificazione artigianale, attraverso un laboratorio – Le Golose Imperfezioni – situato nel cuore di Como. Nel 2019 ha dato  avvio a Graniburger S.r.l., una start-up innovativa operante nel settore della ristorazione, dedicata alla vendita  di hamburger vegetali prodotti da BioMadre secondo procedimenti tradizionali, utilizzando materie prime esclusivamente sostenibili e biologiche, tra cui 15 differenti tipi di farine di grani antichi e impiegando lungo  la propria filiera soggetti svantaggiati, in particolare ex-detenuti. 

Oggi BioMadre ha ufficializzato l’ingresso nella compagine sociale di Fondazione Social Venture Giordano  Dell’Amore – braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing – e a|impact – fondo di venture capital a impatto promosso da Avanzi ed Etica Sgr – che hanno investito  rispettivamente 200.000€ e 150.000 € in equity, per un valore complessivo di 350.000 €, con l’opzione per un  nuovo investimento entro il 2022.  

 

DATI: i nuovi trend di mercato 

Stando alle indagini di Eurispes e dell’European Data Journalism Network 2020, il 6,7% degli italiani afferma  di essere vegetariano, mentre il 2,2% è vegano. Negli ultimi 5 anni in Europa si è registrata una crescita delle  vendite di prodotti alternativi alla carne pari al 451%: un dato significativo che fa stimare un fatturato  complessivo del settore di circa 6 miliardi di euro entro il 2022. 

 

Abbiamo intervistato Marco Macchi e Alessandra Abordi, founders di BioMadre

Come nasce l’idea di Graniburger e come funziona? 

Graniburger è un progetto che nasce dalla necessità di continuare la “mission di BioMadre” che è il favorire  la Cultura della Biodiversità Alimentare garantendo di fatto la qualità dei prodotti e specularmente la salute  dei consumatori. Questa è la dimostrazione di come sia possibile offrire un prodotto di largo consumo ma con  la consapevolezza che si stia partecipando a cambiare il mondo. Tra i principali obiettivi di Biomadre, a  fondamenta del progetto Graniburger, vi è la sua trasformazione in società benefit concomitante con lo  sviluppo del progetto “Grains for Change”. Quest’ultimo consisterà nel creare un legame di rete con alcuni  piccoli imprenditori agricoli italiani per recuperare la coltivazione di grani antichi ormai dimenticati. I terreni  coltivati sono c.d. di “confine”, la produzione completamente naturale cioè senza l’utilizzo di nessun prodotto  chimico o di sintesi ma secondo principi agronomici biodinamici (Rudolf steiner) che si basa sulla giusta  rotazione temporale dei terreni coadiuvata da lavorazioni agricole non invasive in modo da preservarne le  caratteristiche primordiali. Attraverso questa iniziativa Graniburger sarà in grado di offrire dei prodotti le cui  materie prime proverranno, prevalentemente, dalla filiera Biomadre. 

Nell’anno in corso intendiamo sviluppare il primo progetto pilota di Graniburger, aprendo un locale di circa  70-80 mq a Milano. Il ruolo della tecnologia è una delle componenti chiave del progetto per valorizzare la 

proposta alimentare favorendo una maggiore interazione con i clienti, attraverso logiche di personalizzazione  e garantendo il raggiungimento anche degli utenti più giovani: la creazione dell’algoritmo di Product Curation  e Recommendation (personalizzazione dell’offerta in funzione del cliente) consente di guidare il consumatore  in base allo stile di vita, abitudini alimentari e gusto personale. L’utente avrà quindi la possibilità di creare il  proprio hamburger nella modalità self-service, selezionando i prodotti in completa autonomia rispetto alla  disponibilità stagionale. Se il cliente vorrà fornire indicazioni rispetto allo stile di vita o di prodotto (sportivo,  leggero, energetico, senza glutine, senza lattosio etc..) per il personale sarà possibile proporre indicazioni e  offerte dedicate. 

Qual è l’impatto atteso di BioMadre? 

BioMadre collabora stabilmente con il Consorzio Concerto, una realtà radicata nel tessuto sociale comasco il  cui obiettivo è rispondere ai bisogni di cura, lavoro, casa e inclusione di soggetti fragili. In particolare, nell’arco  di 5 anni, attraverso il progetto The 2nd Chance, sono state inserite nel mondo del lavoro 13 persone attraverso  percorsi di 3-6 mesi volti ad accrescere le competenze nella panificazione e programmi mirati alle assunzioni 

a tempo indeterminato. BioMadre, inoltre, aderisce al progetto Pane Sospeso, donando pane integrale prodotto  con il lievito madre alle famiglie più bisognose della comunità di Como e invitando i clienti ad aderire  all’iniziativa. Inoltre, ci siamo posti precisi obiettivi d’impatto nel medio periodo: entro il 2025 puntiamo  all’inserimento lavorativo di 12 soggetti in condizioni fragilità all’interno del nostro team e a promuovere 15  tirocini abilitanti alla professione per ex-detenuti. 

 

PAROLA AGLI INVESTITORI 

“Abbiamo scelto di supportare BioMadre per la sua capacità di promuovere un modello alternativo ed etico  di filiera agro-alimentare all’interno di un segmento di mercato tradizionalmente poco attento all’innovazione  sostenibile. Graniburger, infatti, è in grado di coniugare tutela della biodiversità e produzione responsabile,  con particolare riguardo all’inserimento lavorativo di soggetti in condizione di fragilità. Un mix di fattori che  sono essenziali per poter produrre un impatto significativo nel settore di riferimento, favorendo la diffusione  di un nuovo approccio al consumo responsabile.” – ha dichiarato Marco Gerevini, Consigliere di  amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.  

Biomadre ha già dimostrato una significativa capacità di operare in maniera coerente lungo tutta la filiera,  con un purpose, un obiettivo sociale, distintivo. A questo oggi si unisce, anche grazie al nostro investimento,  una spinta all’innovazione di prodotto, di processo e modello distributivo che permetterà una crescita  durevole ed equilibrata, senza mediazioni rispetto ai princìpi di fondo che muovono gli imprenditori già da  alcuni anni.” – ha dichiarato Matteo Bartolomeo, Amministratore Delegato di a|impact. 

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