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 In Normativa startup

Il 02 febbraio 2022 è stata inviata al Parlamento la sesta edizione della relazione annuale del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sullo stato di attuazione e l’impatto delle misure a sostegno di startup e PMI innovative.

 

I dati che emergono dalla relazione sono una fotografia completa dei principali risultati raggiunti nel 2020 e nel 2021 dalle imprese innovative che hanno registrato una costante performance positiva, dimostrando anche una importante capacità di adattamento e trasformazione in una realtà economica e sociale in continua evoluzione a causa della crisi pandemica.

 

 

  1. PMI innovative
  • Nel 2020 le PMI innovative sono cresciute del 31,4%, passando dalle 1.362 del 2019 a 1.789.
  • Sebbene il settore sia trainato dal Nord-ovest e in particolare dalla Lombardia (28,2% del tot), significativa è anche la presenza di PMI nel Meridione: oltre 1 impresa su 5 è nel Mezzogiorno.
    L’unica regione con performance di crescita negativa è la Sardegna.
  • Settori di attività economica Ateco: 37% – Servizi di informazione e telecomunicazione; 26,4% – Attività professionali, scientifiche e tecniche, dove circa la metà di occupa di R&S; 21,7% – Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica.
  • Nel corso del 2020 il numero degli occupati è salito del 40,8% rispetto al 2019 e in forte aumento si è mosso anche il numero dei soci (+61,7%).
  • Nel 2019 il fatturato è stato di 5,5mln di euro, +34,1% rispetto al 2018. La maggior parte delle PMI innovative si attesta nella classe di fatturato compreso tra 100k e 500k di euro, mentre la classe cresciuta maggiormente rispetto al 2019 è quella da 10 a 50 mln di euro (+50%).
  • Box 2 – La diversa performance delle PMI innovative, non innovative e “potenzialmente innovative”
    • La relazione presenta uno studio in cui sono state messe a confronto le PMI innovative, le PMI che non erano ancora iscritte alla sezione speciale del registro imprese nel momento del sondaggio ma si sono iscritte subito dopo (119 imprese) e le PMI mai iscritte alla sezione speciale del registro (4.953).
    • Le PMI innovative sono mediamente più grandi delle altre in termini di fatturato, esportazioni e investono di più in innovazione, beni materiali, PI, R&S e marketing e pubblicità.

    • Tutti e tre i gruppi identificano i medesimi ostacoli all’innovazione: carenza di risorse finanziarie, elevati costi amministrativi, difficoltà di accesso al credito, carenza di personale qualificato.
    • Le PMI mai iscritte sono meno propense alla raccolta di capitale di rischio.

    • Diverse imprese hanno segnalato di non essere a conoscenza dell’accesso da parte delle PMI innovative all’incentivo fiscale del 30%.

    • Lo studio è particolarmente interessante poiché identifica fra le PMI non iscritte alla sezione speciale del registro imprese quelle “potenzialmente innovative” (status che si raggiunge soddisfacendo almeno 2 dei 3 seguenti requisiti: i. rapporto tra spesa in R&S e fatturato nel 2018 eccede il 3%; ii. l’impresa intende depositare brevetti tra il 2019 e il 2021; iii. l’AD e almeno 1 socio hanno una laurea magistrale o titolo superiore).
      Risulta che circa il 10% delle imprese mai iscritte alla sezione speciale è “potenzialmente innovativa”. Di queste, il 60% non era a conoscenza dell’incentivo fiscale del 30% e di questo 60%, il 20% considera un fattore di ostacolo all’innovazione la difficoltà di accesso al capitale di rischio.
      => la politica di incentivo all’equity incontra una domanda da parte delle imprese.

 

  1. Incubatori certificati
  • Nel 2020 gli incubatori certificati sono risultati pari a 39, registrando un +1 rispetto all’anno precedente. Il dato parla molto: da una rapida ricerca su internet in Italia ad aprile 2021 si potevano contare 212 “incubatori”. Se solo 39 di questi sono disposti a seguire il regime dell’incubatore certificato, forse i benefici non sono realmente superiori agli oneri o, forse, non sono percepiti.
  • Settori di attività economica Ateco: -25% in “noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese” (chiara conseguenza Covid), +25% servizi di informazione e comunicazione, +100% attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici (considerando i dati del Box 1 – Le strategie anti Covid delle startup innovative: un’indagine qualitativa del MISE, in cui le startup risultano aver investito interesse/risorse/energie in ICT  e innovazione di prodotti/servizio e sito WEB, il dato è in linea)
  • La maggior parte degli incubatori ha meno di 20 addetti (il 34,2% degli incubatori ha da 0 a 4 addetti, il 23,7% da 5 a 9, il 23,7% da 10 a 19). Questo potrebbe indicarci che molti dei servizi sono offerti da consulenti esterni.
  • Il valore della produzione è cresciuto del 16,4% nel 2020 rispetto al 2019, arrivando a 166,5 milioni di euro.
  • In riferimento alla Tabella 15 – Valore della produzione degli incubatori certificati distinti per classi, è diminuito il numero di incubatori nella classe di valore di produzione da 1 a 2 milioni di euroda 5 a 10 milioni di euro, mentre sono cresciute notevolmente le fasce da 2 a 5 milioni di euro e oltre 10 milioni di euro. Essendo il bilancio totale positivo, possiamo ipotizzare che le realtà che nel 2019 si inserivano nella fascia da 1 a 2 mln si siano spostate in quella da 2 a 5 mln nel 2020 e che quelle che nel 2019 erano da 5 a 10 mln si siano spostate oltre i 10 mln.

 

  1. Efficacia della normativa
  • Sostegno per l’avvio e la crescita
    • Esonero pagamento bolli: il risparmio per le startup è di 525 euro a impresa il primo anno e 435 nei quattro successivi.
    • Smart&Start: dal 20 giugno 2020 (apertura nuovo sportello) al 31 dicembre 2020, sono state ricevute 789 domande di finanziamento, per un ammontare di spese complessivo di 684 mln di cui 559 mln di agevolazioni. Nel 2015 c’erano state 1039 domande, in media 300 negli anni tra il 2016 e il 2019. La riforma del 2019 segna un netto miglioramento (quantomeno percepito) della misura e ha riportato le startup a fare domanda.

Notevole interesse ha suscitato la possibilità di poter presentare un progetto imprenditoriale senza aver costituito la startup prima della eventuale ammissione alle agevolazioni: il 38% delle proposte proviene da società ancora da costituire.

 

    • Smart Money: – no dati –
    • Voucher 3I: dal 15 giugno 2020 (avvio misura) al 31 dicembre 2020 sono state presentate 2.749 richieste: 50,6% per il servizio A (ricerca preventiva delle anteriorità per capire se intraprendere o meno la strada per la concessione di un brevetto), 40,4% per il servizio B (deposito domanda brevetto) e 9% servizio C (eventuale estensione del brevetto all’estero). Le startup innovative coinvolte sono 991 e quindi c’è una media di 3 richieste a startup.

Le richieste di Voucher valutate positivamente sono 2.727 (84,6%), dato che evidenzia l’agevole accesso dello strumento.

  • Sostegno per l’accesso al credito
    • Fondo Centrale di Garanzia per le PMI: ricordando che le condizioni di accesso per le PMI alla garanzia del FGPMI si discostano da quelle delle startup e degli incubatori certificati in quanto le PMI sono soggette a una valutazione del merito creditizio da parte del Fondo (invece per startup e incubatori certificati l’intervento è automatico), il trend è in notevole crescita.

Startup innovative: 11.183 operazioni, più di 2mld di euro, 5.183 startup coinvolte
PMI innovative: 3.105 domande, 2.769 operazioni (89,2% del totale), 900mln di euro, 1.041 PMI coinvolte
Incubatori certificati: 83 operazioni, 37 mln di euro, 32 incubatori coinvolti

  • Sostegno per l’accesso al capitale
    • Incentivi fiscali per investimenti in equity in startup e PMI innovative:

Startup innovative: nel 2019 sono stati effettuati 8.896 investimenti (+33% rispetto al 2018), 1.802 startup coinvolte (+292 startup). 7.927 investimenti provenienti da persone fisiche, 969 da società di capitali, che però hanno un ammontare medio decisamente maggiore (87,7k vs 15,3k di euro) rispetto a quelli delle persone fisiche. L’aumento degli investimenti da altre società e l’incremento dei capitali provenienti da persone fisiche ha portato il totale degli investimenti in equity interessati dalle agevolazioni oltre la soglia dei 200mln di euro (il 2018 si era caratterizzato per una contrazione di questo ammontare).
PMI innovative: nel 2019 sono stati effettuati 1.667 investimenti, quadruplicando il 2018. Di questi, l’89% riguardano persone fisiche, mentre 188 società di capitali. Nel 2019 le PMI destinatarie di investimenti agevolati sono più che raddoppiate, grazie alla crescita esponenziale degli investimenti provenienti da persone fisiche. Possiamo stimare per il 2019 un onere per la finanza pubblica di 9.2 mln di euro, con un’accelerazione di 7,3 mln rispetto all’anno precedente.

    • Incentivi fiscali del 50% in de minimis: dall’avvio dell’operatività l’1 marzo 2021 al 31 ottobre 2021 ha visto la finalizzazione di 11.410 operazioni, l’attivazione di 166 mln di euro di investimenti e 75 mln di euro di agevolazioni concesse.

    • Fondo Nazionale per l’innovazione – CDP Venture Capital Sgr: al 31 dicembre 2020, il FNI con i suoi 9 fondi (Fondo Italia Venture I, Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud, FOF Venturitaly – Fondo Di Fondi Di Venture Capital, Fondo Acceleratori, Fondo Boost Innovation, Fondo CVC Corporate Partners I, Fondo Evoluzione, Fondo Technology Transfer, Fondo Rilancio Startup) ha supportato circa 116 startup attraverso 273,3 mln di euro. I settori: 21% ICT, 19% Life Sciences, 14% Edutech, 12% Media e Marketing.
      Il primo semestre 2021 sono stati aggiunti 200,7 mln di investimenti per 46 startup, con il 29% della spesa in Life Sciences e il 30% in Food & Tourism (al 6% nel 2020).
    • Equity Crowdfunding: dal 2013 al 2020 la crescita del mercato è sensibile, rallentata nel secondo trimestre del 2020 dalla pandemia ma poi in netto recupero.
      Le 711 campagne registrate in questi 7 anni sono state condotte da 637 imprese: molte hanno quindi condotto più offerte nel corso del tempo. In particolare abbiamo 451 startup innovative, 70 PMI innovative, 80 PMI e 30 veicoli di investimento in startup e PMI innovative.
      Nonostante il mercato ora sia aperto a tutte le PMI, anche nel 2020 dominano le startup innovative.
      Nei 7 anni, il capitale raccolto dalle startup innovative è di 97,7 mln di euro, mentre per le PMI è di 24,3 mln di euro.

  • Sostegno all’internazionalizzazione
    • Programma SPIN: la partecipazione delle imprese che vengono selezionate è intensa: il 70% ha partecipato e concluso la prima fase.
    • Servizi dell’Agenzia ICE per l’internazionalizzazione

Leggi la relazione completa.

 

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