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 In #ReStartUp, Dai Soci e dai Partner

La piattaforma raccoglie fondi per gli ospedali organizzando lezioni e performance “live” ma a distanza

 

Con l’emergenza coronavirus ci si siamo trovati da un giorno all’altro costretti tra le mura di casa. Fuori i medici, il personale sanitario e i volontari in prima linea a combattere questa guerra. In un pomeriggio di brainstorming abbiamo individuato 3 bisogni:

1) la necessità da parte delle strutture ospedaliere di reperire risorse economiche per affrontare al meglio l’emergenza

2) la necessità delle persone chiuse in casa di continuare a vivere normalmente, di provare esperienze nuove,di fare sport o divertirsi ad un concerto

3) la necessità di tutte quelle persone che costrette a casa avevano voglia di dare il proprio contributo alla società: non potendo essere in prima linea con i medici, volevano in qualche modo aiutare… esponendosi in prima persona e donando il proprio tempo e il proprio talento.

 

Un mix di personal fundraising e civic hacking, dove le persone (Gooders) in piena autonomia possono organizzare lezioni, attività, performance e in cambio, i fruitori, al posto di remunerare il servizio ricevuto, fanno una donazione libera e diretta all’ente/associazione/ospedale scelto dall’organizzatore il quale diventa una sorta di ambassador o angel di tale realtà.

 

“Ci sono lezioni di yoga, mindfulness, di cucina giapponese o di ricette ipocaloriche. Approfondimenti musicali e concerti live e dj set. Lezioni di lingua dei segni o workshop sui diritti civili e sull’immigrazione. Ogni giorno c’è qualcosa di diverso da fare, a distanza e nel modo più gratuito possibile. Se uno vuole, alla fine, può fare una donazione in massima libertà per ciò che si sente. Noi non intermediamo e le donazioni arrivano direttamente all’ente scelto. Una soluzione win-win per tutte le parti. – dichiarano i quattro founder di Gooders – Questo progetto è online da inizio aprile e la community ha reagito fin da subito positivamente. In meno di tre settimane abbiamo visto crescere la pagina Facebook (dove ci sono tutti gli eventi programmati) e anche il sito ha avuto migliaia di visualizzazioni. Ora abbiamo circa 10 attività ogni settimana e almeno una ogni giorno. Un nuovo modo per passare le giornate e al contempo fare anche de bene. L’idea è nata con l’emergenza sanitaria coronavirus quindi all’inizio gli enti beneficiari erano quasi tutti ospedali. Ora abbiamo anche molte associazioni locali che si occupano non solo di temi sanitari ma anche di temi sociali (aiuto a famiglie bisognose, senzatetto, etc). Perché questa emergenza sta facendo emergere anche molti problemi sociali che purtroppo sembra che dureranno a lungo. Lato nostro stiamo sempre attenti per intercettare i bisogni che arrivano dalla community: è il concetto di civic hacking dove le persone, dal basso, affrontano i problemi di comunità con soluzioni innovative e creative. Crediamo che le il mondo può essere cambiato da ognuno di noi: partecipare alla community di Gooders, come organizzatore di attività ma anche solo come partecipante, significa condividere insieme questi valori e credere in un futuro migliore, per tutti.”

 

Il calendario delle attività è in continuo aggiornamento ed è consultabile qui.

 

Per maggiori informazioni: http://www.gooders.it/

Contatti: gooders.community@gmail.com

 

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